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Genere: Thrash Metal

 

Membri: Adi - vocals

               Igor - guitar, vocals

               Maciej - guitar, backing vocals

               Miłosz - bass guitar, backing vocals                          Witek - drums

 

Città natale: Bydgoszcz

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I DEATHINITION nascono nel 2008 con la speranza di resuscitare la scena Metal a Bydgoszcz. Igor, chitarrista cantante, decise di plasmare la sua visione di una band Thrash, genere che aveva amato per anni. Debuttano presto come trio, avendo già scritto un paio di canzoni proprie. Una di queste, "Melanż" ("Party") è stata poi registrata in Black Bottle Records studio nella vicina Toruń. Metà del 2010 la band finalmente è composta da cinque musicisti determinati.

La prima demo è stata registrata in autunno e rilasciata in forma digitale alla fine dell'anno. Dopo numerosi cambi di formazione hanno trovato il batterista perfetto, Witek Kozak, che ha suonato con loro il primo live all' open-air Muszla Fest di settembre 2012. Questo segna il nuovo capitolo dell'esistenza di Deathinition. Nel 2013 la band registra il primo EP ufficiale, "Art Of Manipulation", il quale viene di nuovo rilasciato in forma digitale. All'inizio del 2014 vede la luce come un disco d'argento. I Deathinition hanno inoltre suonato in molti concerti importanti: con Death Angel, Hirax, Assassin, Helstar, Vicious Rumors, band NWOTM provenienti da tutto il mondo (Bonded By Blood, Fueled By Fire, Violator, Andralls, Suicidal Angels) gruppi orientali (Hell:on , Fragile Art, Majster Kat) e una leggenda del Metal polacco: KAT. Hanno anche condiviso le tappe con la maggior parte dei gruppi della nuova ondata polacca della scena Metal. Deathinition svolgono attualmente numerosi concerti e sono (metà del 2014), in fase di produzione sul loro album di debutto.

La Polonia storicamente ha dato i natali ha molti gruppi tosti, soprattutto facenti parte della scena Death, vedasi Behemoth e Vader. In questo caso però vira decisamente verso un Thrash a tratti tecnico e raffinato, abbandonando solo la rudezza delle chitarre, sfoderando notevoli controtempi da parte della batteria. Vi starete chiedendo quale gruppo è, si sta parlando dei Deathinition, gruppo fresco fresco, formatosi nel 2008 per mano del chitarrista e voce Igor Kościelniak nella città di Bydgoszcz.  Igor riunisce a se Adam Langowski (voce),  Vito Kozak (batteria),  Maciej Piszczek (chitarra),  MIłosz Wardański (basso). Dopo un singolo uscito nel 2010 ed una demo nel 2011, prende vita Art Of Manipulation, Ep di esordio che contiene quattro tracce, di cui tre cantante in inglese ed una nella lingua madre. La band difatti propone una versione più veloce e raffinata del classico trash anni ’80, con degli assoli che risultano mozzafiato in alcuni casi! E propone anche delle liriche in polacco, scelta a mio modo di vedere coraggiosissima se si vuole intraprendere una scalata a livello internazionale, trattando temi che spaziano dal sociale al religioso. La band si è esibita da supporto a gruppi come Death Angel, Hirax, Helstar, Vicious Rumors, Violator, Bonded By Blood, Fueled By Fire, Suicidal Angels, Assasin.

 

Prima cavalcata poderosa per la band polacca, l batteria imprime una partenza sprint a “ My Personal Maniac Fear”, in sottofondo si ode il bassista massacrare le corde del suo strumento, pizzicandole con violenza. Le sei corde affannosamente provano a star dietro ai loro compari. Ne esce una canzone molto particolare, che dopo un inizio veloce va a rallentare per poi ripartire, la voce è in stile Trash puro, pochi acuti ma molta sostanza, di contro ci pensano le chitarre a raggiungere tonalità alte per contrastare la parte vocale rude e grezza. Song tutto sommato molto piacevole, e se il buongiorno si vede dal mattino..

 

Dalla seconda traccia “ Art Of Misunderstanding” iniziamo a capire che la band avrà come prerogativa quella di lasciare libero spazio al proprio uomo dietro le pelli, che è un elemento di spicco assoluto, facendo tremare la propria batteria con colpi veloci ed inafferrabili, le chitarre ripercorrono pressappoco le stesse tematiche della precedente song, anche se questa volta l’assolo è veramente spettacolare, taglia in due la traccia con una puntualità disarmante e crea ulteriore foga in chi ascolta. Dopo un affannosa corsa i nostri si concedono una pausa sul finale, dove la parte strumentale si acquieta piano piano, facendo sfumare la traccia in una nuvola di fumo. “Priest” è la terza traccia, la batteria da sempre l’input iniziale, preparando il terreno per la battaglia sonora, coadiuvata da un ottimo aiuto scaturito dal basso, anche se ci troviamo di fronte ad una song più rallentata rispetto al precedente stile proposto. Sottolineo la parte dal minuto 1.44 dove sembra che chitarre e batteria seguano strade completamente diverse, le prime proseguono sui loro ritmi grezzi e mastodontici, mentre la seconda sfoga tutta la propria rabbia andando a 2000 all’ora. E sottolineo ulteriormente l’assolo sfoderato, dove le sei corde sentendosi probabilmente a disagio contrattaccano alla grande. Ed ecco la traccia in lingua madre “Kłamstwa dla mas”, devo ammettere che il polacco si mischia bene con la rudezza del Thrash proposto da questa band, rafforza ulteriormente la potenza della parte strumentale. La voce risulta leggermente diversa, parte con l’acuto che non ti aspetti, anche se parlandoci chiaramente il vocalist non ha le caratteristiche adatte per andare a prendere vette canore elevate. La parte finale è una bomba, una conclusione in stile Power/Progressive da seguire attentamente, veramente notevole ed esaltante risulterà coinvolgente e raffinata.

 

Concludendo, si può dire che questo Ep della durata di 16 minuti circa è un buon lavoro, potrebbe gettare le basi per un futuro brillante, anche se la parte vocale non mi ha entusiasmato in maniera esagerata, di contro quella strumentale è una bomba ad orologeria pronta ad esplodere, in particolar modo sono rimasto affascinato dalla batteria che è pestata in maniera ossessiva da colui che sta dietro alle pelli. Rimango fiducioso per il futuro di questa band, vediamo se riuscirà a migliorarsi e a tirar fuori cose sempre migliori dal cilindro.

 

Tracklist:

 

1. My Personal Maniac Fear

2. Art Of Misunderstanding

3. Priest

4. Kłamstwa dla mas

 

By Paso

 

Voto: 75/100

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