top of page

Membri: Gunnar DüGrey - Lead guitar Gage Dean

               Vocals/bass Charlie Gesik

               Drums Nathan Nielson - Rhythm guitar

 

Genere: Metal

 

Città natale: Portland, OR

  • Facebook - White Circle

Una sorpresa inaspettata si verifica quando si sente per la prima volta i Chronological Injustice. Durante l'ascolto si nota come le loro canzoni siano incredibilmente ben scritte, con un sound sperimentale davvero di grande effetto!. Vederli live lascia il segno. Sempre nel fiore della loro gioventù, questi musicisti fenomenali hanno già condiviso il palco con grandi artisti come Sepultura, Morbid Angel, Soulfly, Decapitated. EYEHATEGOD, Goatwhore, Soilwork, Powerman 5000, Metal Church, Destruction, Within the Ruins, Havok, e Lorna Shore. Formata dalla partecipazione reciproca a "School of Rock" PDX scuola di musica, non solo hanno l'unità e il talento ma compongono anche la propria musica in modo del tutto originale, in grado di competere contro qualsiasi band nazionale. I membri includono Gunnar DüGrey alla chitarra solista, Nathan Nielson alla chitarra ritmica, Charlie Gesik alla batteria e Gage Dean doppio dovere al basso e voce. Hanno un atteggiamento sicuro di sé, una fiducia incredibile e il fervore di comandare qualsiasi situazione. Il mondo è senza limiti per i Chronological Injustice!

 

Chronological Injustice è un concetto scritto intorno alla crudeltà verso i propri simili, portata avanti in nome di avidità, potere, religione, o qualsiasi altra scusa fatta fino a torturare i propri fratelli nel corso della storia. I loro testi hanno l'arduo compito di impedirci di dimenticare il passato, o siamo destinati a ripeterelo. La parte più triste è che non si troveranno mai a corto di storie da raccontare. Non bisogna dimenticare mai..

Ci sono gruppi che paiono destinati ad avere successo, band che fin dagli esordi dimostrano quella voglia e arroganza tali da portarli alla ribalta fin dai primi albori della loro carriera, e pare proprio il caso dei Chronological Injustice! Questo quartetto proveniente da Portland e formatosi nel 2012, nei suoi pochi anni di militanza sulle scene Metal ha già condiviso il palco con artisti di un certo calibro, basti pensare che hanno suonato assieme a Sepultura, Morbid Angel, Nile, Soulfly, Decapitated. EYEHATEGOD, Goatwhore, Soilwork, Powerman 5000, Metal Church, Destruction, Within the Ruins, Havok, and Lorna Shore. Insomma le premesse sono piuttosto buone, e il curriculum inizia sin da subito ad essere impreziosito da queste partecipazioni. Facciamo però un passo indietro, da dove nasce l’idea di formare i Chronological Injustice? La risposta sta nel leader e chitarra solista Gunnar  DüGrey, che dimostra fin dalla tenera età una spiccata dote musicale, in particolar modo quando prende in mano una sei corde, e durante il periodo scolastico assembla la band con gli altri componenti Gage Dean, a cui spetta il doppio compito di basso e voce, Charlie Gesik alle pelli e Nathan Nielson alla chitarra ritmica. Il sound proposto dalla band è duro e strafottente, riesce ad imprimere una durezza sconfinata al proprio spartito andando ad aggredire l’ascoltatore con potenti scream e notevoli parti strumentali, impreziosite dagli assoli di Gunnar  DüGrey! Ora bando alle ciance ed andiamo ad affrontare il loro Ep “A Collection Of Atrocities”, composto da cinque tracce, ci darà un idea migliore di quello che la band vuole proporre, senza perderci in troppi giri di parole.

 

La prima traccia “Painting House” ci mette subito spalle al muro, dopo una rullata provocata dalla batteria, è tempo dell’ingresso in scena delle sei corde che imbastiscono uno scenario aggressivo e massiccio, i riff scaturiti non sono eccessivamente veloci, ma corposi e violenti come dei pugni scaturiti dal miglior puglie! Oltre a tutto ciò la scelta vocale conferisce ulteriormente a questa song l’epiteto di cattiva, perché lo scream impostato dal cantante risulta maligno ma azzeccatissimo con la scelta intrapresa dalla band. La track è poi impreziosita in primis da un iframezzo ad opera della batteria che spacca in due la canzone stessa e consente un’entrata trionfale per la Lead Giutar che sfodera quindi un maestoso assolo, con questa piccola perla DüGrey inizia a farci capire perché è un predestinato! “Become Death” ha invece un intro totalmente differente, la band prova quindi a mischiare le carte in tavola, iniziando con un delicato arpeggio acustico da parte della sei corde, inizialmente rimarrete un po’ confusi , ma tutto questo durerà veramente poco, perché una mannaia vi calerà sulla testa, subito accelerazione con gli strumenti che iniziano a correre, salvo poi rallentare improvvisamente quando entra in scena la voce grave e pesante andando a ricreare i temi della prima traccia di questo Ep. I nostri però non si fermano a questo semplice motivetto, difatti la band decide di strutturare le fondamenta di questa song su un continuo controtempo, sfoderando continui start e stop, dove anche la voce alterna parti di cantato pulito a quelle di scream e growl. Assolutamente fantastico l’assolo, dove il Lead Guitar mi ricorda il compianto Dimebag Darrel, imperdibile!

 

Si prosegue con “Heterodox”, traccia che segue le linee guida impostate dalla band nella song d’esordio di questo Ep, ovvero riff potenti ed incisivi, le chitarre paiono motoseghe sempre pronte a squartarci, parte cantata che si basa per lo più su uno scream violento e perforante, e una presenza scenica da parte dell’uomo dietro le pelli non indifferente, lui da il tempo pestando come un ossesso il suo strumento dando la carica ai compari d’avventura! Probabilmente questa traccia è quella che risulterà meno creativa rispetto alle altre, proprio perché pare un po’ una fotocopia rispetto alla prima dell’Ep, ma non per questo motivo non risulta accattivante e soprattutto valida! Mi permetto di esprimere ancora la mia ammirazione per l’assolo di chitarra, riesce a dare quell’imprevedibilità e sorpresa alla canzone, portando la soglia di attenzione e stupore dell’ascoltatore su alti livelli. L’Ep si chiude con una canzone divisa in due parti dal titolo “Crusades”, che viene scomposta in “Seige” ed “Extinction”. Bene la prima trance (Seige) propone intro veramente insolito, sonorità che ricordano il Mondo orientale e più verosimilmente quello arabo ci fanno immergere in un profondo lago di pensieri, e la sei corde amplifica queste sensazioni cullandoci alla grande in una ninna nanna che però puzza proprio di imboscata. Difatti con l’ingresso in scena della seconda parte, ovvero Extinction, la band spinge decisamente sull’acceleratore, il batterista è indemoniato e pesta come un ossesso le chitarre tornano ad essere delle mazze calate sulle nostre teste, la voce mi ricorda molto quella utilizzata dai Trivium nei loro primi album, sempre con un alternanza fra clean, scream e growl. La song presenta due momenti veramente eccellenti, sia i due inframezzi da parte dalla sei corde, che tanto per cambiare fa qualcosa di stupendo, sia da parte dell’omino dietro le pelli che si lancia in una cavalcata poderosa intorno al minuto 4.50 aizzato da un verso alla Danny Filth!

 

Leggendo la bio dei Chronological Injustice in un primo momento ho pensato che se la tirassero un pochino, poi ascoltando il loro Ep mi sono dato del deficiente, questi ragazzi sono fottutamente bravi! Sono incazzosi e tecnici allo stesso tempo, il suono nonostante l’incedere poderoso, un esempio di questo è la batteria, è sempre pulito e mai distorto, e la contrapposizione fra la chitarra solista e la voce in scream è un alterco che mi ha veramente affascinato e tenuto alta la soglia della mia attenzione. Infine ho già speso parole di elogio per i vari assoli proposti da Gunnar  DüGrey, ma vi tedio ancora una volta rimarcando le sue abilità con la sei corde. Fate bene attenzione perché si sentirà parlare molto, e bene, di questa band!

 

Tracklist:

 

01. The Painting House

02. Become Death

03. Heterodox

04. Crusades Pt.I : Seige

05. Crusades Pt.II : Extinction

 

By Paso

 

Voto: 85/100

1. Prima di tutto vi ringraziamo per la disponibilità nel rispondere ai nostri quesiti.  L’occhio vi ha rilevato e ora vuole rivelarvi! Per prima cosa, come nascono i Chronological Injustice e quale significato si cela dietro il nome?

 

Gunnar DüGrey: Chronological Injustice è un concetto scritto intorno alla crudeltà degli uomini verso i propri simili in nome di avidità, potere, religione, o qualsiasi altra scusa fatta fino a torturare i loro fratelli nel corso della storia. La loro storia ha bisogno di essere raccontata per impedirci di dimenticare il passato, o siamo destinati a ripeterla. La parte più triste è che non riusciremo mai a ritrovarci a corto di storie da raccontare.

 

2.   Diamo un volto a questo progetto. Presentatevi, specificando nel caso facciate parte di altre band.

 

Gunnar DüGrey: Beh, ovviamente ci sono io, Gunnar DüGrey. Suono la chitarra e scrivo tutta la musica, così come alcune parti vocali di back-up. Gage Dean suona il basso e canta la voce principale, Nathan Nielson suona la chitarra ritmica e fa parti vocali di back-up, Charlie Giesick suona la batteria.

 

3. Descrivete il tema stilistico del progetto.

 

Gunnar DüGrey: testi dei Chronological Injustice si concentrano pesantemente sugli eventi storici, sottolineando gli aspetti più barbari e atroci della natura umana.

 

4. Quali influenze musicali potete vantare nel percorso artistico della band e, in particolare, nella realizzazione dell’EP?

 

Gunnar DüGrey: I Pantera erano uno dei miei gruppi preferiti per un tempo molto lungo, insieme ai Protest the Hero. Queste due band hanno dato forma al mio stile originale, fino a quando ho cominciato ad ascoltare roba più pesante, musica più complessa come Meshuggah e The Faceless. Questi sono più vicini a quello che la band suona oggi.

 

5. Ora un po’ di “dati tecnici” per soddisfare i lettori più esigenti. Parlateci del songwriting, specificando chi se ne occupa della line up.

 

Gunnar DüGrey: Scrivo praticamente tutta la musica. Stendo la struttura della canzone e tutti i riff di chitarra ecc.., e poi tutto il resto è scritto intorno a quello. Gage scrive i testi e le parti vocali, e la batteria sono di solito scritti in studio.

 

6. In fase di produzione ci sono stati degli aneddoti particolari che vi va’ di condividere con i fan?

 

Gunnar DüGrey: Non ci sono molte cose "divertenti", purtroppo, ma l'intero processo è stato ... Interessante. Ci sono voluti diversi anni per ottenere qualcosa ufficiale rilasciato al pubblico. Abbiamo registrato tutta la musica a Siren Studios, ma abbiamo fatto mixaggio e mastering a Studios Umana, il quale ha aggiunto altre complicanze nell’intero processo.

 

7. In futuro avremo l’occasione di trovarci sotto al palco dei Chronological Injustice? Se la risposta è no, motivarla.

 

Gunnar DüGrey: Siamo fiduciosi! Speriamo in un tour attraverso l'Europa in un prossimo futuro, e il resto del mondo, se possiamo. L’Europa sarebbe sicuramente la mia prima scelta. Voi ragazzi sembrate apprezzare il mondo Metal più di molte persone in America.

 

8. Quali sono le intenzioni riguardo la band? Ci sono novità o anticipazioni che volete svelarci?

 

Gunnar DüGrey: Dopo il rilascio di questo EP, inizieremo la produzione di un album completo il più presto possibile. Abbiamo intenzione di fare un concept, ma non abbiamo ancora del tutto deciso.

 

9. Scena Metal dei nostri tempi: come la vedete?

 

Gunnar DüGrey: Credo che la scena Metal è cambiata molto negli ultimi decenni. E 'sicuramente diventata molto più piccola dal 1980, ma è ancora viva e vegeta, e molto più diversificata di quanto non lo sia mai stata in passato.

 

10. Dateci un parere circa Oculu§ MetalluM, con eventuali consigli per migliorare in maniera costruttiva la nostra webzine. 

 

Gunnar DüGrey: Il sito è molto ben fatto nell’ insieme e professionale, la mia unica lamentela è che io non parlo la lingua l’Italiano e la maggior parte del sito non dispone di altre lingue.

bottom of page